Roma, 6 mag. (AdnKronos) - "L'annunciato provvedimento di riforma della contrattazione non potrà che partire dall'art.8 della manovra 2011 che ha riconosciuto il primato degli accordi aziendali. Questi dovrebbero poter derogare non solo a leggi e contratti ma anche, in una prestabilita percentuale, al salario contrattuale in modo da adattarlo alle condizioni o agli obiettivi dell'impresa". Lo scrive Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nella sua rubrica quotidiana pubblicata sul blog dell'Associazione amici di Marco Biagi (www.amicimarcobiagi.com).Ben venga poi, sottolinea Sacconi, "la codifica nella legge delle maggioranze necessarie per l'approvazione degli accordi aziendali in modo che abbiano efficacia certa erga omnes. Sarà piuttosto necessario dare priorità tra le politiche tributarie ad una più ampia detassazione strutturale del salario variabile in modo da incoraggiare la crescita dei salari facendo così ripartire i consumi e l'inflazione".