Ue: Gianni Letta, Carli europeista convinto, Italia gli sia grata (2)

economia
AdnKronos
(AdnKronos) - "Avessimo ancora oggi un personaggio come Guido Carli -ha rimarcato l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio- Un grande economista, un grande esperto di finanza, un grande umanista che ha sempre coltivato gli studi classici". Qui Letta ha ricordato un episodio relativo alla conferenza stampa convocata all'indomani degli accordi di Maastricht. L'allora ministro del Tesoro si presentò con una vecchia copia del 'Faust' di Goethe, parte seconda, sulla quale aveva studiato nel 1936 all'università di Monaco di Baviera. Un gesto simbolico, per ricordare che "quella sussurrata da Mefistofele è la tentazione che tutti i principi, tutti i potenti della storia, tutti i governi hanno sempre avuto: finanziare le proprie guerre, i propri fasti, le proprie spese stampando moneta senza preoccuparsi di garantirne il valore e la stabilità, finanziandoli con l'inflazione". "Il Trattato di Maastricht proibisce al principe, vale a dire al governo, di stampare moneta a proprio piacimento, costringe tutti ad assumere comportamenti non inflazionistici. Questa grande lezione di economia data con l'uso di un grande classico". Anche perché, ha concluso Letta, Carli riteneva che "quel vincolo esterno fosse positivo agli effetti del ripristino di una sana finanza pubblica".

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