Roma, 5 mag. (Labitalia) - "La crisi spinge le imprese a puntare sulla competitività e, quindi, a cercare una migliore qualità delle risorse che lavorano nelle imprese. Quindi investire nella formazione delle persone, in ricerca e innovazione sono le leve con cui un'economia, come la nostra, può trovare ancora elementi per poter competere, emergere e andare sui mercati". Lo dice a Labitalia Pierangelo Albini, direttore area Lavoro e Welfare di Confindustria, a margine della presentazione del XVI Rapporto sulla Formazione continua in Italia, realizzato dall'Isfol e presentato oggi a Roma. "E' evidente che -sostiene- in questo c'è sia una responsabilità delle imprese, sia dei lavoratori. Non c'è più la possibilità per nessuno di sentirsi arrivato, ma ci deve essere l'idea di mettere in conto una formazione permanente"."La necessità -aggiunge- di mantenere le proprie capacità sempre adeguate e di mettersi sempre in discussione deve diventare fondamentale, altrimenti si continua a scommettere sull'occupazione, anziché sull'occupabilità. Questa è la vera molla che può far cambiare le cose in Italia: quando le persone cominceranno a rendersi conto che non c'è solo il diritto a una retribuzione, ma anche il diritto e il dovere a essere formati e a formarsi".