(AdnKronos) - Considerato inoltre che "il Comune di Milano e Città metropolitana di Milano hanno intrattenuto ed hanno innumerevoli rapporti con Expo e Arexpo, che Cassa depositi e prestiti è proprietaria di F2i, detentrice delle quote di minoranza di Sea" e che "la rinegoziazione di prestiti con la Cassa depositi e prestiti non è un atto dovuto o obbligato, ma corrisponde a una scelta discrezionale dell'ente Città metropolitana", tale rinegoziazione "è carica di conseguenze sul piano economico-finanziario sia per Città metropolitana che per Cassa depositi e prestiti"."Considerati i rapporti finanziari e societari tra la Provincia di Milano / Città metropolitana e le società a vario titolo coinvolte nell'evento Expo - scrive Cappato - il mutamento delle condizioni creditizie di Città metropolitana può avere ricadute sui rapporti con tali società e quindi con i bilanci dell'evento Expo". Per questo interroga il sindaco di Milano e di Città metropolitana "per chiedere per quale motivo non abbia già richiesto a Giuseppe Sala di rimuovere, seppur tardivamente, i molteplici conflitti di interessi legati agli incarichi appena terminati, a quelli in corso e a quelli ai quali è candidato". In particolare chiede "per quale motivo il sindaco non abbia sollecitato le dimissioni di Giuseppe Sala da membro del consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti prima di procedere alla rinegoziazione di prestiti".