Roma, 3 mag. (AdnKronos Salute) - Domani, a 19 anni dall'adozione della prima legge italiana sulla privacy, sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea il nuovo Regolamento Ue sul trattamento dei dati personali, una norma che entra in vigore direttamente, lasciando anche alle aziende del settore sanità due anni di tempo per la sua completa attuazione. Il punto della situazione è stato fatto oggi a Roma al convegno 'Una rivoluzione per la sanità: il nuovo Regolamento Ue sul trattamento dei dati personali. Tempi, competenze, responsabilità e sanzioni di manager e aziende' alla Camera dei deputati. Il Regolamento riguarderà tutte le organizzazioni sanitarie e le aziende che, a diverso titolo, gestiscono database e dati personali degli utenti. La sanità e la farmaceutica, infatti, sono tra i settori più delicati che devono essere costantemente monitorati, al fine di garantire quei principi di rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà dell'individuo contribuendo, peraltro, al rafforzamento della fiducia da parte dei pazienti. "C'è un rafforzamento dei doveri di chi gestisce le informazioni - ha spiegato Giovanni Buttarelli, Garante europeo della protezione dei dati - insieme a una maggiore discrezionalità nell'attuazione delle norme. Ma bisogna fare di più, bisogna andare oltre la mera osservanza dei criteri, quindi tradurre in politiche interne la disciplina della privacy. Il testo prevede sanzioni più elevate, diritti rafforzati, poteri di controllo maggiori e più dinamici, in una disciplina tecnicamente neutra che consente di bilanciare molte esigenze. Ma sono tanti i 'compiti a casa' per il legislatore nazionale e per chi gestisce le informazioni. E' un appuntamento molto serio".