Terrorismo: arrestati si difendono, al telefono solo esagerazioni/Adnkronos

cronaca
AdnKronos
Milano, 2 mag. - (AdnKronos) - Nessun legame con l'Isis, nessuna intenzione di fare attentati in Italia. Solo parole, a volte pronunciate con rabbia, a volte solo fanfaronate esagerate. Ma mai c'è stata intenzione di arruolarsi nelle fila dello Stato Islamico per danneggiare qualcosa o qualcuno. Chi più, chi meno, in termini diversi a seconda della storia alle spalle, si sono difesi così almeno tre degli arrestati di giovedì scorso, accusati di terrorismo internazionale, fermati e ammanettati in fretta e furia per scongiurare quello che il gip di Milano, Manuela Cannavale, ha indicato nella sua ordinanza come un "elevatissimo allarme" per "i ripetuti riferimenti all'Italia come luogo di prossimi ed imminenti attentati, atteso che in tale Paese non è ancora stato fatto nulla, sebbene sia il Paese dei crociati".L'attenzione, questa mattina, nel carcere di San Vittore a Milano, era soprattutto puntata su Moutaharrik Abderrahim e Bencharki Salma, la coppia di giovani sposi, con due bimbi piccoli ora affidati ai nonni paterni che, secondo l'accusa, erano pronti non solo ad andare in Siria ma anche, per quel che riguarda lui, il pugile, di fare attentati in Italia, in Vaticano e all'ambasciata di Israele. La coppia, difesa dall'avvocato Francesco Pesce, ha risposto alle domande degli inquirenti dando una versione ben diversa: andare in Siria forse sì, ma solo per volontariato. "Vedendo le immagini dei bambini martoriati volevo andare in Siria ad aiutare la popolazione, e non arruolarmi nell’esercito dell’Isis", ha spiegato il pugile come riferisce il suo legale. "Non mi farei mai saltare in aria, non farei mai del male a gente con cui sono cresciuto", ha anche dichiarato il campione di kickboxing. E' vero, moglie e marito avevano chiesto un finanziamento da 7.000 euro ma, dice ancora il legale "i due sono pronti a dimostrare che con quella somma avrebbero voluto azzerare alcuni debiti fatti in passato e non per viaggiare. Lo confermano anche i genitori degli arrestati".

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