Migranti: Assotir, con chiusura Brennero indietro di decenni

economia
AdnKronos
Roma, 29 apr. (AdnKronos) - La decisione del governo austriaco di ripristinare i controlli al Brennero colpirà fortemente l’autotrasporto, fondamentale per le nostre esportazioni, e di riflesso tutte le altre imprese. E' l'allarme cha lancia Assotir, per la quale "rallentare il transito delle merci ci riporterebbe indietro di decenni con ripercussioni su tutto il sistema economico italiano”. “La prima conseguenza sarà un sacrificio in termini di tempo: per i Tir si allungheranno notevolmente i tempi di ingresso e di uscita dal valico, penalizzando notevolmente l’autotrasporto, anello fondamentale per la distribuzione dei prodotti italiani”, spiega Claudio Donati, segretario generale di Assotir In Italia. "Il fermo di una o due ore produrrà disagio e un incremento dei costi: “l’associazione belga dell’autotrasporto stima che l’incidenza del costo di ogni ora di lavoro è di circa 60 euro. E si tratta di valutazioni minimali”, sottolinea Donati. “Il Brennero è una delle arterie principali in entrata e in uscita dall’Italia, un’autostrada dell’import-export: lì passa un terzo della merce esportata verso il resto d’Europa”. Secondo i dati a disposizione delle associazioni di autotrasporto italiane, la tratta del Brennero è percorsa da oltre 500 veicoli pesanti ogni ora; la attraversano 40 milioni di tonnellate di merci ogni anno, di cui 30 milioni viaggiano appunto su gomma. Al Brennero passa un terzo dell’export italiano verso l’Europa Centrale, di cui i tre quarti viaggia su gomma. Il danno, solo per le imprese di autotrasporto, rischia di essere di oltre 150 milioni di euro, che finiranno per scaricarsi sul valore del trasporto (quindi sui consumatori) o sul trasportatore stesso.

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