Notizie Flash: 1/a edizione - L'economia (4)

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AdnKronos
(AdnKronos) - Roma. Nel 2016 la riforma dell’Irap comporterà una riduzione delle imposte per circa il 40% delle imprese, mentre l’agevolazione sui nuovi investimenti interesserà circa il 25% dei contribuenti Ires. Per entrambe le misure, la percentuale dei beneficiari cresce con la dimensione dell’impresa ed è più elevata nell’industria, in particolare nei settori a maggiore intensità tecnologica. E' quanto emerge dall'analisi effettuata dall'Istat sugli effetti dei principali provvedimenti in materia di tassazione dei redditi delle società di capitali in vigore nel biennio 2015-2016: la completa eliminazione dall’Irap del costo del lavoro per contratti a tempo indeterminato, i maxi-ammortamenti per i nuovi beni strumentali e il potenziamento della detassazione dal reddito di impresa del rendimento figurativo del capitale proprio (il cosiddetto Ace, Aiuto alla Crescita Economica). Nel 2016 il taglio dell’Irap gravante sul lavoro ammonterà al 35% dell’imposta regionale sulle attività produttive. Per effetto della minore deduzione dell’Irap sul lavoro dall’imposta sul reddito delle società, il debito d’imposta a fini Ires salirà del 3,9%. Tale aumento sarà solo parzialmente compensato dai risparmi d’imposta derivanti dai maxi-ammortamenti e dal potenziamento dell’Ace. L’effetto complessivo dei provvedimenti stimato per il 2016 è una diminuzione complessiva dell’11% delle imposte societarie, Ires e Irap, per un importo pari a 3,5 miliardi di euro.

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