Programma completo Time in Jazz Una settimana di musica e arte a 360°

(foto: OlbiaNotizie.it)
mercoledì 9 aprile 2014
Ecco il programma completo del Time in Jazz che si svolgerà come di consueto dal 9 di agosto al 15.



Si parte sabato 9 agosto

La ventisettesima edizione di Time in Jazz si mette in marcia sabato 9 agosto con tre diversi appuntamenti legati al mare. Il primo è in mattinata all'antica Torre di San Giovanni, sul litorale di Posada, il suggestivo paese della Baronia sulla costa orientale: qui, alle 11, il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista Julian Mazzariello presentano il loro progetto "Shuffle", un emozionante viaggio in un repertorio che spazia tra generi e stili differenti, dalla tradizione jazzistica al Brasile, fino alla canzone d'autore.


Altro mare e altre emozioni attendono il pubblico del festival nel tardo pomeriggio: alle 18, nella Pineta di Sant'Anna nei pressi di Budoni, centro costiero a una trentina di chilometri da Olbia, va in scena "Tango sottile". Si tratta di una performance sperimentale realizzata appositamente per Time in Jazz dal violoncellista italo-argentino Leonardo Sapere e dai ballerini Margarita Klurfan e Walter Cardozo: tre artisti che uniscono l'attenzione e lo studio della tradizione del tango con una costante ricerca musicale e coreografica.


E il mare fa da sfondo anche al terzo evento della giornata inaugurale del festival: alle 15.30 parte infatti da Livorno il traghetto della Sardinia Ferries diretto al porto sardo di Golfo Aranci (arrivo ore 21) che ospita a bordo la consueta "concertazione navale", una produzione originale di Time in Jazz in collaborazione con la compagnia delle navi gialle che si rinnova per il nono anno consecutivo. A caratterizzare il viaggio, questa volta, l'inedito incontro tra la parola dello scrittore Erri De Luca, che racconterà di Mediterraneo e di emigrazioni, e la musica di Ezio Bosso, uno dei musicisti-compositori italiani più apprezzati della sua generazione.

 


Domenica 10 agosto

La seconda giornata - domenica 10 agosto - prende le mosse alle 11 dalla chiesetta campestre di Santa Lucia, nei pressi di Mores, con un altro inedito rendez-vous: reduci dalla traversata marittima del giorno prima, Erri De Luca e Ezio Bosso allargano il loro recentissimo incontro alla partecipazione di Paolo Fresu.


Dal centro del Meilogu nuovamente verso la costa orientale, allo stagno di Porto Taverna, nel territorio di Loiri Porto San Paolo, per apprezzare (ore 18) la voce di Elina Duni, stella nascente nel panorama jazzistico europeo. Con il suo quartetto - Colin Vallon al pianoforte, Patrice Moret al contrabbasso e Norbert Pfammatter alla batteria - la cantante di casa in Svizzera proporrà la sua originale interpretazione in chiave jazz dei canti tradizionali della sua terra d'origine, l'Albania, già consegnata alle tracce dell'album "Matanë Malit", pubblicato dalla ECM.


In serata (ore 21,30), al Vulcano di Ittireddu, Ezio Bosso completa il suo trittico di impegni per Time in Jazz con un'altra produzione inedita, dedicata al tema del movimento, stavolta alla testa del trio che, accanto al suo pianoforte, schiera due virtuosi degli strumenti ad arco: Giacomo Agazzini al violino e il violoncellista serbo Relja Lukic.



Lunedì 11 agosto

Le rovine del Castello dei Doria a Chiaramonti saranno il suggestivo scenario del concerto d'apertura della terza giornata, lunedì 11: protagonista, a partire dalle 11, il duo clarinetto e pianoforte formato dai fiorentini Nico Gori e Alessandro Lanzoni (miglior nuovo talento dell'anno all'ultimo referendum "Top Jazz" della rivista Musica Jazz).


Tappa a Calangianus, nel tardo pomeriggio. Dopo averlo ascoltato in coppia con Fabrizio Bosso, il pubblico di Time in Jazz potrà apprezzare ancora il talento pianistico dell'italo-inglese Julian Mazzariello nell'esibizione solistica che lo attende alle 18 all'ex-convento del paese gallurese.


In serata il festival approda finalmente a Berchidda per un doppio concerto al Centro Laber (l'ex caseificio riconvertito in spazio culturale), sotto l'insegna di "Sonata di Mare": un progetto transfrontaliero finanziato dal Programma Operativo europeo Italia-Francia "Marittimo" 2007-2013, che ha come area di riferimento lo spazio marittimo fra Toscana, Corsica, Sardegna e Liguria, e come obiettivo la creazione di un circuito transfrontaliero di festival, eventi e produzioni artistiche per la valorizzazione della musica tradizionale e contemporanea, e per la creazione di forme musicali innovative.


Apre, alle 21,30, "In mezzo c'è solo... il mare", produzione originale della Provincia di Savona - PERCFEST, con le musiche, la direzione e gli arrangiamenti di Rosario Bonaccorso. Un concerto composto di quadri sonori, pagine musicali policrome che si dipanano in una successione quasi geografica seguendo il tema del viaggio, motivo ispiratore al quale il contrabbassista–-compositore è legato in modo indissolubile. Lo accompagna in questo ideale viaggio musicale tra Liguria, Sardegna, Corsica, Brasile, Messico e Nord Africa, un "equipaggio" composto da Fabrizio Bosso alla tromba, il chitarrista brasiliano Roberto Taufic e un gruppo di percussionisti guidato da Marco Fadda con Andrea Ruggeri dalla Sardegna, Jerome Casalonga (t.b.c.) dalla Corsica, Dado Sezzi da Genova e Gilson Silveira dal Brasile.


Il secondo progetto, alle 23,30, è invece firmato da Stefano "Cocco" Cantini: si intitola "7 modi" ed è un concerto ispirato alla cultura mediterranea e alle antiche civiltà, sulla base di originali rivisitazioni jazzistiche. Sul palcoscenico un organico che schiera musicisti toscani e provenienti da altre regioni coinvolte nel progetto "Sonata di mare", oltre a voci recitanti in poesia e canto: con lo stesso Stefano "Cocco" Cantini (direzione e sax), ci saranno Antonello Salis (fisarmonica e tastiere), Francesco Petreni (batteria), Raffaele Toninelli (contrabbasso), Andrea Lagi (tromba), Valentina Toni (voce), Aldo Milani (sax e flauto), Enrico Rustici (ottavatore) e la partecipazione speciale di Jerome Casalonga (voce); performance e danza sono coordinate da Cristina Riparbelli, consulenza generale di Simona Rafanelli.



Martedì 12 agosto

All'insegna di "Sonata di Mare" anche il primo impegno in scaletta per martedì 12: a Bortigiadas, alle 11, nella Chiesa della Santissima Trinità, tiene infatti banco "Voce di vento", un concerto che vede insieme il BargaJazz Ensemble con il trombettista Marco Tamburini (Nico Gori al sax alto e al clarinetto, Rossano Emili al sax baritono, Alessandro Rizzardi al sax tenore, Roberto Rossi al trombone, Andrea Guzzoletti alla tromba, Stefano Onorati al pianoforte, Paolo Ghetti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria) e il gruppo vocale corso A Cumpagnia, impegnati in una rivisitazione in chiave jazz di melodie e polifonie della tradizione della Corsica.


Nel pomeriggio il festival si sposta a Sant'Antonio di Gallura (Lu Naracu, ore 18) dove è in programma il piano solo di un grande protagonista della scena jazz contemporanea, Omar Sosa, che torna a Time in Jazz due anni dopo la sua ultima apparizione. Classe 1965, originario di Camagüey, il musicista cubano è un talento eclettico e versatile: pianista, compositore, arrangiatore e leader di varie formazioni, nella sua poetica Omar Sosa intreccia elementi di jazz, world music, sonorità contemporanee ed effetti elettronici con le sue radici afrocubane per dare forma a un sound fresco e originale, dal cuore latino.


In serata, alle 21.30, a Berchidda si accendono per la prima volta i riflettori sul palco "centrale" del festival, in piazza del Popolo, per accogliere un artista di culto della musica africana, Mulatu Astatke. Compositore, arrangiatore e polistrumentista (suona vibrafono, pianoforte e varie percussioni), è considerato il padre dell'Ethio-Jazz, quel movimento nato negli anni Sessanta che fonde insieme jazz, elementi della musica tradizionale etiope e influenze latinoamericane. A Time in Jazz si presenta alla testa di una formazione con James Arben ai sassofoni e al clarino basso, Byron Wallen alla tromba, Danny Keane al violoncello, Alex Hawkins al piano e alle tastiere, John Edwards al basso, Tom Skinner alla batteria e Richard Olatunde Baker alle percussioni.


Al termine del concerto, la musica prosegue al Centro Laber con i Seven Steps, il gruppo composto dai vincitori delle borse di studio della passata edizione dei Seminari Nuoro Jazz. A seguire, un Dj set di Alessio Bertallot inaugura la serie di dopo-concerto al Jazz Club al Centro Laber, che nelle notti successive, verso l'una, ospiterà i gruppi selezionati attraverso l'apposito concorso "Time Out", quest'anno alla sua quarta edizione.



Mercoledì 13 agosto.

La giornata di mercoledì 13 prende il via alla Chiesa di Santa Vittoria a Telti (ore 11) con Three Lower Colours, un trio che chiama ancora una volta in scena la tromba di Marco Tamburini insieme a Stefano Onorati al piano, synth e live electronics, e a Stefano Paolini alla batteria.


Ancora un trombettista, il beneventano Luca Aquino, affiancato dalla fisarmonica di Carmine Ioanna, terrà banco nel pomeriggio (ore 18) alla chiesa di San Pietro di Tempio Pausania con aQstico, un progetto che prende il nome dal suo quinto album, uscito nel 2011 per la Tûk Music.


Ricchissima la serata a Berchidda, con il doppio set in programma in piazza del Popolo. Apre, alle 21,30, la Brass Bang!, l'esplosivo, piccolo-grande ensemble di soli ottoni che riunisce sotto la sua insegna quattro stelle di prima grandezza del jazz contemporaneo: due trombettisti, Paolo Fresu, fra i maggiori protagonisti del panorama italiano di questa musica, e l'americano Steven Bernstein, una delle personalità più prolifiche della scena downtown di New York; il trombonista barese Gianluca Petrella, considerato fra i grandi specialisti dello strumento a coulisse, e quello che per molti è invece il miglior suonatore di basso tuba al mondo, il newyorkese Marcus Rojas.


La seconda parte della serata vedrà sul palco la musica di Omar Sosa incontrare i ritmi, le danze e le visioni di Urban Tap, la compagnia newyorkese fondata negli anni novanta da Tamango, danzatore e ballerino di tip tap, che ne condivide la direzione artistica con Jean de Boysson aka VJ Naj. Gli spettacoli di Urban Tap sono un ibrido di culture e linguaggi artistici differenti: tradizioni ancestrali e nuove tecnologie, animismo e tendenze metropolitane, musica jazz e ritmi ammalianti, tip tap e hip hop, scenografie multimediali, veejaying. Una miscela che Tamango e Jean "Naj" de Boysson con Omar Sosa e il percussionista Gustavo Ovalles, arricchiranno a Berchidda di ulteriori ingredienti con l'inedita partecipazione del grande suonatore di launeddas Luigi Lai e le danze tradizionali sarde proposte dall'Associazione folkloristica e culturale "San Gemiliano" di Sestu.


Giovedì 14 agosto

Sarà un concerto all'insegna dell'improvvisazione "Musique hors normes", quello del duo francese composto da Andy Emler all'organo e Laurent Dehors ai sax e clarinetti, che avrà il compito di inaugurare la giornata del 14 agosto (alle 11) alla Cattedrale dell'Immacolata di Ozieri.


Alle 18, ancora una chiesa, quella di San Pietro di Tula, apre i battenti all'eclettica cantante e attrice sarda Monica Demuru che insieme al pianista argentino Natalio Mangalavite porta in scena "Podology", un percorso di ricerca tra folk, pop, cantautorato, jazz e creazioni originali.


La serata in piazza del Popolo, giovedì 14 ospita un unico concerto, ma senz'altro fra i più attesi in assoluto: al centro dei riflettori sarà infatti un grande protagonista del jazz moderno, Dave Holland, alla testa del suo trio. Sulle scene da mezzo secolo, il contrabbassista e compositore inglese vanta una ricca e caleidoscopica carriera decollata presto, quando ebbe la straordinaria opportunità di suonare con Miles Davis durante il leggendario periodo di "Bitches Brew". Nel 2013 Holland ha celebrato i suoi primi quarant'anni da leader, ma guardando decisamente in avanti. Per l'anniversario del suo primo disco, "Conference of the birds", ha registrato l'album "Prism" riunendo intorno a sé una band elettrica composta dal tastierista Craig Taborn, dal chitarrista Kevin Eubanks, suo collaboratore di lunga data, e dal batterista Eric Harland. E saranno proprio questi due ultimi ad affiancare Dave Holland sul palco di Berchidda.


Intorno alla mezzanotte, al Parco della Musica suona la banda del paese, la "Bernardo De Muro" diretta da Luciano Demuru, per l'occasione impreziosita da due ospiti d'eccezione: Paolo Fresu e Gianluca Petrella.


Venerdì 15 di agosto

Come da tradizione, il giorno di Ferragosto Time in Jazz pianta le tende nelle campagne intorno a Berchidda. Il primo appuntamento è alla chiesetta di Santa Caterina (ore 11), dove, dopo una conferenza sui temi del festival, il pubblico sarà ancora una volta trascinato dal mix esplosivo del quartetto Brass Bang! di Paolo Fresu, Steven Bernstein, Gianluca Petrella e Marcus Rojas, già applauditi due sere prima sul palco di Piazza del Popolo. Dopo il concerto, trasferimento nella vicina chiesetta di San Michele dove, come ogni Ferragosto, sarà possibile degustare alcuni piatti della cucina locale nel tradizionale pranzo berchiddese.


Nel pomeriggio (alle 18), sempre a San Michele, spazio a una delle forme più note della tradizione musicale sarda, il canto a chitarra, in un appuntamento a cura di Fabio Calzia con Daniele Giallara e Gianmichele Lai accompagnati da Carlo Boeddu alla fisarmonica.


La sera di Ferragosto, in piazza del Popolo, è come sempre divisa in due parti. La prima, alle 21,30 (con ingresso a pagamento), porta sul palco il trio di Peppe Servillo (voce) Javier Girotto (sassofoni) e Natalio Mangalavite (pianoforte) con il repertorio di "Futbol", un progetto ispirato all'omonimo libro dello scrittore argentino Osvaldo Soriano e consegnato alle tracce di un cd cinque anni fa: racconti sul gioco del calcio in cui si incrociano storie di vita, d'amore e di pallone tra vittorie e sconfitte, gioie e delusioni, fantasia e ironia. Musica col "doppio passaporto", quella di Servillo e degli argentini (ma trapiantati da tempo in Italia) Girotto e Mangalavite, ispirata alle rispettive radici dei suoi membri, mondi e atmosfere culturali differenti che si incrociano in un mix suggestivo ed evocativo di suoni e parole.


Altra miscela di suoni quella che dilagherà sulla piazza del Popolo quando, sgomberata la platea da tutte le sedie e aperti i cancelli al mondo, sul palco saliranno la Fanfara Tirana e i Transglobal Underground per quella che si annuncia come una scoppiettante festa finale impreziosita anche dalla partecipazione della Brass Bang!. La Fanfara Tirana (che nelle tre sere precedenti, intorno alle 19,45, sarà in parata con la sua musica per le strade del paese) porterà in dote alla serata i ritmi spezzati e l'inconfondibile sound balcanico dei suoi ottoni, cui i Transglobal Underground aggiungeranno le loro sonorità multietniche, dando vita a una trascinante contaminazione di generi, la stessa che la formazione albanese e il gruppo britannico hanno fissato sulle tracce dell'album "Kabatronics" uscito l'anno scorso.


Come di consueto, al ricco programma musicale, il festival affiancherà le attività espositive del P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu. Il programma è ancora in via di definizione, ma anche per questa edizione si prevedono mostre ed eventi espositivi negli spazi del Laber, l'ex caseificio di Berchidda trasformato in centro culturale. Ritorna anche la rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu, che esplorerà il tema del festival attraverso le suggestioni offerte dal cinema.


Non mancheranno nemmeno gli appuntamenti di "Wine Book'', lo spazio dedicato alle presentazioni di novità editoriali con aperitivo, ospitate da alcuni bar di Berchidda: il 13 agosto al Bar K2, si parla di "Alberi erranti e naufraghi" di Alberto Capitta (Edizioni Il Maestrale), mentre il 14 agosto, al Bar Centrale, l'argomento è il calcio con "Rossoblù giorno per giorno. Protagonisti e comparse del Cagliari Calcio", di Boris Carta (Edizioni Aipsa).


Ancora un libro, in questo caso incentrato sulla musica, nel pomeriggio del 16 agosto al Museo del Vino, con il gradito ritorno di Ashley Kahn: dopo aver illustrato, nella scorsa edizione del festival, il suo "A Love Supreme - Storia del capolavoro di John Coltrane", pubblicato nel 2004 da Il Saggiatore, il giornalista e storico musicale americano, ritorna a Berchidda per presentare il suo celebre libro "Kind of Blue'' (Il Saggiatore, 2003) dedicato all'omonimo album di Miles Davis, considerato una pietra miliare del jazz.


La sostenibilità ambientale e la riduzione dell'impatto del festival sul territorio sono diventati di centrale importanza per Time in Jazz, che negli anni ha consolidato il suo impegno a favore dell'ambiente attraverso Green Jazz, un progetto di sensibilizzazione che dà voce ai temi del risparmio energetico, dell'uso delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell'abbattimento delle emissioni di CO2.


Lo sviluppo di una coscienza ambientale nell'ambito di Time in Jazz nasce da originali progetti come i concerti nei boschi del Limbara e nelle chiesette campestri, che hanno stimolato una maggiore consapevolezza sui temi dell'ambiente e della sostenibilità, portando, anche grazie al supporto di partner e sponsor locali, alla realizzazione di iniziative volte a tutelare un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore.


Green Jazz sarà presente anche in questa edizione del festival con stand, videoproiezioni, azioni di sensibilizzazione ambientale. Tra le iniziative concrete, spiccano quelle che incentivano il pubblico a ridurre l'uso delle auto durante i giorni del festival, e dunque le emissioni inquinanti di CO2, come Motori a strappo, un progetto di car-sharing rivolto al pubblico per raggiungere i diversi luoghi dei concerti. In partnership con il Comune di Berchidda proseguono poi le iniziative per la riduzione dei rifiuti, come la raccolta differenziata del vetro, del cartone e della plastica nelle isole ecologiche di Green Jazz, e Acqua dalla rete, progetto che mira a ridurre lo spreco d'acqua e la produzione di rifiuti di plastica, mettendo a disposizione del pubblico fontanelle alimentate dalla rete idrica comunale, da cui attingere gratuitamente acqua potabile. Contribuisce invece alla riduzione del consumo di energia elettrica e dell'impatto del festival sull'ambiente "Light for music", che prevede l'utilizzo di pannelli fotovoltaici per l'alimentazione dei concerti esterni.


Anche la promozione e valorizzazione dei prodotti della tradizione enogastronomica locale a "chilometro zero" fanno parte delle azioni di Green Jazz: nell'ambito del progetto "Sentieri di..." saranno realizzate una serie di iniziative, degustazioni, laboratori, azioni informative, culturali ed educative per il pubblico di Time in jazz, che entrerà in contatto con alcune produzioni caratteristiche del territorio che ospita il festival. Tema di quest'anno, il vino, frutto della pigiatura coi piedi. E dunque, dopo l'esperienza dell'anno corso con "Sentieri di pane", stavolta saranno "Sentieri di vino" da "percorrere" con la collaborazione delle cantine del territorio.


Mediterranea è uno stage/masterclass che Time in Jazz ha ideato nell''ambito di "Sonata di Mare", un progetto europeo della durata di due anni, che riunisce in un unico circuito i grandi festival dell''area marittima e costiera di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana, per valorizzarne la musica tradizionale e quella contemporanea e per creare nuove produzioni musicali dalla contaminazione tra le culture dei territori transfrontalieri.


Il percorso didattico di Mediterranea si articola in una serie di incontri della durata di due ore ciascuno nell''ambito del Festival internazionale Time in Jazz ed è rivolto agli studenti dei conservatori e delle scuole di musica di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana, di età superiore ai 18 anni. Ognuno degli otto partner di "Sonata di Mare" potrà usufruire di un numero massimo di quattro posti per studenti e/o musicisti da inserire come stagisti all''interno della masterclass, che potrà accogliere anche uditori di diversa provenienza, nel numero massimo di cento presenze.


Il progetto, già iniziato nel 2013 con le masterclass di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, prosegue quest'anno con focus dedicati a contrabbasso, sassofono, percussioni e tromba il 12 agosto, sempre al Centro Laber di Berchidda. Primo appuntamento della giornata alle 10.30, con la masterclass ""Nei piedi le radici, nella mente le ali"", a cura del contrabbassista Rosario Bonaccorso; alle 11.30, sarà il turno del sassofonista Stefano Cocco Cantini con ""Una pedata alla tonalità"". Nel pomeriggio altri due appuntamenti: alle 16 ""Ritmo dalla Testa ai Piedi: Workshop di Percussioni Afro Brasiliane"" con Francesco Petreni, e alle 17.30 ultimo incontro con il trombettista Marco Tamburini : "Comporre improvvisando".


  


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